giovedì 27 luglio 2017

LA VITA DEGLI ALTRI

Da quanto si legge in alcune testate, 
cosa che pochi riportano, 
i genitori del piccolo Charlie sapevano 
di essere portatori della malattia, 
ma hanno rifiutato i controlli prenatali, 
condannando il figlio al calvario 
di cui tutti oggi parlano.
Ancora una volta le credenze religiose 
dispensano morte e sofferenza, 
prima ostacolando l'indagine sulle malformazioni fetali, 
poi prolungando con crudele cinismo 
un'esistenza fatta solo di sofferenza, 
che niente ha a che fare con la vita.


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