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venerdì 14 agosto 2009

A scuola di civiltà

Ancora una volta un tribunale - questa volta il TAR - ribadisce la laicità dello Stato italiano, escludendo gli insegnanti di religione dalle valutazioni scolastiche degli alunni.
Non ci voleva un genio per capire che un giudizio di carattere religioso sarebbe stato ingiusto nei confronti di chi la religione non la pratica, ma in questo paese che vive all'ombra del "cupolone", evidentemente, certi principi di civiltà non hanno vita facile.
La clerical-fondamentalista-castigamatti Gelmini ricorre al Consiglio di Stato ... speriamo che anche quest'ultimo ricordi di essere organo di una nazione laica e non faccia rientrare dalla finestra gente che a fatica abbiamo cacciato dalla porta.


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