La cricca ci riprova.
A distanza di pochi mesi, ci ritroviamo le solite iniziative liberticide che tendono a zittire il web.
Allineandosi agli stati più arretrati di questo mondo, il governo ripropone la censura sui blog, strumento di libertà d'espressione e di pensiero.
L'ennesima vergogna a cui dobbiamo assistere per gli interessi personali di un premier ormai al tramonto, ma che non si decide a tramontare definitivamente.
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