"Se uno
offende mia madre è giusto che gli tiri un pugno".
Strano, però, che a dirlo sia un papa.
Uno che si professa rappresentante sulla
terra
di quello che invitava a porgere l’altra guancia.
E così con
una mano condanna la violenza
e con l’altra la giustifica.
Libertà vuol
dire poter pregare o denigrare un dio.
Un dio non
si offenderebbe certo per un infedele che lo insulta
( tutto sommato la colpa
sarebbe sua ad aver creato un blasfemo )
Se il dio
non esiste, invece,pace per tutti.
Ma il
principio della libertà deve essere un altro:
che te ne frega di quello che io
dico al tuo dio ?
Pensa a quello che gli dici tu, non a me.
Gli
interessi che accompagnano il business ultramiliardario
della fede sono la vera essenza del problema.
della fede sono la vera essenza del problema.
Mettere in
discussione una divinità
vuol dire
spingere la gente a porsi dei problemi,
a riflettere e quindi scoprire il trucco.
Tradotto in
parole povere:
meno potere e soldi che entrano in cassa.
meno potere e soldi che entrano in cassa.
Ed è per
questo che c’è chi è pronto
a gesti estremi pur di impedirlo.
a gesti estremi pur di impedirlo.
Non a caso
le missioni suicide non le compiono i capi, ma i fedeli.
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