venerdì 19 agosto 2016

PITTI BURKA

La polemica sul divieto o meno del burkini in spiaggia 
impazza su ogni mezzo di comunicazione.

Premesso che:
- una donna occidentale nei paesi islamici 
è obbligata a vestirsi secondo usi e costumi locali,
- un tale tipo di abbigliamento mal si concilia con l'ambiente marino, 
in cui il corpo ha bisogno invece di dissipare calore,
- non esporsi al sole, in special modo per una donna, 
compromette la necessaria sintesi di vitamina D,
- nessuna donna libera da costrizioni fisiche o mentali 
mortificherebbe in tale modo il proprio corpo,

appare chiaro che il burka - in ogni sua versione, più o meno light, 
altro non sia che uno strumento di oppressione 
nei confronti del genere femminile da parte di uomini 
gelosi e sottosviluppati, oltre che da credenze religiose anacronistiche e ottuse 
( e qua ci mettiamo pure le suore ).
Che ognuno sia libero di andare in spiaggia 
anche con la pelliccia è chiaro, ma la gabbia mentale 
in cui è chiuso chi insulta il corpo e la personalità 
non è mai farina del proprio sacco.
Di libertà in una gabbia ce n'è ben poca.


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