La stampa legata al vecchio governo, principale gestore del business riferito all'immigrazione, da sempre si sforza di farci credere che il fenomeno sia indolore - anzi, necessario - per il nostro paese, che non tolga lavoro agli italiani, che non ci costi niente, che non produca aumento di delinquenza e tante altre favole che neanche i fratelli Grimm sono mai riusciti ad inventare.
Chi non concorda viene immancabilmente bollato come razzista.
Questa volta si è precipitata a dare una veste razzista al lancio dell'uovo contro la campionessa sportiva di colore di due giorni fa, quando per ammissione delle stesse forze dell'ordine è stato esclusa tale connotazione dall'episodio, comunque odioso e vile, di pura criminalità comune.
Queste grandi furbate della carta stampata - è bene ricordarlo - in passato hanno prodotto danni notevoli, con alto costo di vite umane.
Parlo, per esempio, dell'enorme risalto dato al lancio di un masso da un cavalcavia, che per spirito di emulazione dette vita, anni or sono, ad una vera e propria moda dilagata tra le menti annebbiate della generazione figlia di TV spazzatura e videogiochi 24H24.
Ma parlo anche dei casi di attacchi con l'acido se non di quelli di femminicidio. Il discorso di può allargare quanto si vuole.
Il potere della stampa è capillare e chi scrive o pubblica non si rende conto di quanto pericolosa sia l'arma nelle sue mani.
Domani tanti idioti nullafacenti, di quelli che si divertono a sfasciare panchine e imbrattare muri per scacciare la noia, potrebbero avere un'idea in più per passare la giornata.
Perchè non averci pensato prima ? Eppure era l'uovo di Colombo !
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