Le mancate aggravanti di stalking e crudeltà nei confronti dell'assassino di Giulia Cecchettin, dimostrano tutto il disinteresse che la giustizia italiana riserva ai femminicidi, lasciando aperta ai pochissimi mostri condannati all'ergastolo, la speranza di poter comunque uscire un giorno e ripetere le loro azioni animalesche contro un'altra donna.
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